Si sono concluse le operazioni di consultazione sull’ipotesi di contratto nazionale della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza, siglata il 30 maggio 2023 dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali del settore Anivip, Assiv, Univ, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi.
Dopo oltre 500 assemblee unitarie aziendali e territoriali, l’80,53 % dei lavoratori votanti ha espresso parere favorevole al rinnovo, il 16.02% contrario e il 3,45% si è astenuto.
Il nuovo contratto nazionale decorre dal 1° giugno 2023 e resterà in vigore fino al 31 maggio 2026.
Le novità introdotte con il nuovo CCNL vigilanza privata e servizi di sicurezza
- Aumenti economici
L’accordo definisce un aumento a regime di 140 euro per il IV Livello GPG e per il Livello D dei Servizi di Sicurezza, con una massa salariale complessiva prodotta con il rinnovo contrattuale pari a 3.330 euro per le GPG e 3.105 euro per i servizi di sicurezza.
L’incremento sarà così erogato:
- 50 € con la retribuzione del mese di giugno 2023;
- 25 € con la retribuzione del mese di giugno 2024;
- 25 € con la retribuzione del mese di giugno 2025;
- 20 € con la retribuzione del mese di dicembre 2025;
- 20 € con la retribuzione del mese di aprile 2026.
- Una Tantum
Per il periodo di vacanza contrattuale sarà riconosciuto alle Guardie Particolati Giurate un importo a titolo di una tantum di 400 € erogata in 3 tranche:
- 135 euro settembre 2023
- 135 euro settembre 2024,
- 130 euro settembre 2025.
- Aspetti Normativi
L’accordo interviene anche sul sistema di classificazione; in particolare dal 1° giugno 2023:
- la progressione dei livelli delle GPG passerà dagli attuali 24 mesi di permanenza del 6°e 5° livello a 18 mesi, con una riduzione di 12 mesi rispetto al raggiungimento del IV livello;
- viene inoltre eliminato il livello F dei servizi di sicurezza; il Livello E sarà il nuovo livello di ingresso con una permanenza di 18 mesi, trascorsi i quali i lavoratori passeranno al livello D, con una riduzione di 6 mesi.
Sono previsti, inoltre, tavoli tecnici e incontri per monitorare la congruità dei parametri ed individuare correttivi migliorativi che tengano in considerazione le dinamiche macroeconomiche, inflazionistiche, degli appalti e delle ulteriori condizioni idonee ad incidere su incrementi salariali. .
“L’intesa ristabilisce il ruolo della contrattazione nazionale leader – dichiara Davide Guarini, Segretario Generale della Fisascat Cisl – in un comparto altamente frammentato che opera prevalentemente in regime di appalto. La sottoscrizione del nuovo Ccnl sblocca finalmente i percorsi di rinnovo dei contratti territoriali di secondo livello che consentiranno di migliorare ulteriormente le condizioni economiche e normative applicate alle lavoratrici e ai lavoratori del settore.”
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