Sindacato. La Cisl e la Cisl FP AbruzzoMolise rispondono a Giorgi, “I numeri smentiscono le accuse. Avanti per il bene delle donne e degli uomini che rappresentiamo”

“Non è nello stile della Cisl entrare nel merito di polemiche sterili, che non interessano da vicino le persone che, ogni giorni, si affidano a noi per chiedere di essere rappresentate e difese nei luoghi di lavoro, tuttavia non possiamo esimerci dal rispondere alle ingiustificate illazioni di un nostro ex dirigente che, pur in maniera perfettamente lecita, ha semplicemente deciso di trovare migliore collocazione in un’altra organizzazione sindacale”.

Così, in una nota stampa, la Cisl Fp  e la Cisl rispondono alle parole dell’ex dirigente Gianfranco Giorgi che è transitato alla Uil.

“Sia chiaro: nessuno è obbligato a far parte della nostra comunità – chiariscono dalla Cisl -, ma ciò non significa che, per giustificare una scelta personale ed alternativa, sia lecito offendere il nome di un’organizzazione che è da anni al fianco di tutte le donne e  gli uomini del mondo del lavoro e in particolare dei servizi pubblici di L’Aquila e dell’Abruzzo. I numeri delle recenti Rsu, che pongono la Cisl come primo sindacato nella media dei comparti Funzioni Centrali, Locali e Sanità, smentiscono clamorosamente le accuse che ci vengono rivolte, confermando la bontà e il riconoscimento che i nostri colleghi hanno dato all’azione sindacale della Cisl in questi anni. Inoltre non ci risulta, ad oggi, né una perdita di iscritti così come annunciata nell’articolo né la nostra assenza da vertenze che, tra l’altro, non vengono specificate nell’articolo in questione”.

In merito alle dichiarazioni uscite a mezzo stampa, infine, l’organizzazione sindacale segnala che

“Giorgi lascia il proprio incarico perché, non essendo più un lavoratore attivo, non può più ricoprire alcun ruolo nella Funzione Pubblica. Nella nostra organizzazione, infatti, abbiamo regole chiare e permettiamo di assumere incarichi politici solo ai lavoratori attivi”.
“A prescindere dalle scelte individuali di ex dirigenti – concludono -, continueremo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, rafforzando la nostra azione sindacale e ampliando l’offerta dei servizi per il bene delle donne e gli uomini che rappresentiamo”.