Dal 1°luglio è in vigore l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale turismo, che riguarda oltre 400mila lavoratrici e lavoratori del settore turistico, ricettivo alberghiero, dei villaggi vacanza e dei camping.
Hanno siglato l’intesa le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali del comparto Federalberghi e Faita, entrambe associate a Confcommercio Imprese per l’Italia.
«Questo rinnovo punta a riqualificare le figure professionali in un settore strategico dell’economia italiana, offrendo maggiore dignità e riconoscimento alle centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori interessati dall’intesa. – dichiara Davide Guarini, Segretario Generale Fisascat Cisl – Con un congruo recupero del potere d’acquisto e l’introduzione di nuove tutele contrattuali, rispondiamo alle difficoltà affrontate negli ultimi anni a causa della crisi pandemica e, successivamente, della crisi energetica. Il rinnovo contrattuale prepara il settore ad affrontare le sfide future con maggiore equità e inclusione, anche in vista degli importanti eventi che richiameranno milioni di turisti nel nostro Paese, come il Giubileo del 2025 e le Olimpiadi di Milano Cortina 2026».
Quali sono le principali novità dell’intesa per il CCNL turismo?
Innanzitutto, l’accordo prevede un aumento a regime di € 200 al IV livello d’inquadramento, da riparametrare, corrisposti nell’arco della vigenza contrattuale, con una massa salariale complessiva pari a 6.200 euro.
Significativa anche l’estensione della procedura per il confronto sindacale sull’esternalizzazione di pulimento e riassetto delle camere e altri servizi anche ai successivi cambi appalti, garantendo le condizioni normative ed economiche contenute nel contratto nazionale del settore.
Inoltre, per la prima volta, il contratto prevede una norma anche per l’internalizzazione di tali servizi e l’introduzione di nuovi profili professionali nel sistema di classificazione del personale. Rilancio della contrattazione di secondo livello da rendere effettivamente esigibile e introduzione di un elemento economico di garanzia, fino a 186 euro, qualora, nonostante la presentazione di una piattaforma, non venga definito un accordo integrativo entro il 31 ottobre 2026.
In relazione alla parità di genere, per valorizzare le pari opportunità e l’inclusione, è stata istituita la figura di rappresentanza “Garante della Parità” e costituita una Commissione permanente in seno all’Ente Bilaterale di settore.
Per quanto riguarda la tutela della genitorialità, il contratto prevede l’integrazione fino al raggiungimento del 100% della retribuzione in occasione della tredicesima e della quattordicesima mensilità, maturata durante i periodi di congedo di maternità obbligatorio e congedo di paternità, obbligatorio e facoltativo.
Il contratto amplia le tutele e migliora le misure per il sostegno delle donne vittime di violenza di genere, con 3 mesi più ulteriori 3 mesi di congedo retribuito al 100% per le lavoratrici inserite in percorsi di protezione debitamente certificati dai servizi sociali del Comune di residenza, dai centri antiviolenza o dalle case rifugio.
Il commento di Guarini sul rinnovo CCNL Turismo
“L’introduzione di nuovi profili professionali e l’attenzione sulle pari opportunità – conclude Guarini – sono passi avanti concreti verso un ambiente di lavoro più giusto e rispettoso. Inoltre, l’ampliamento delle tutele per i lavoratori coinvolti negli appalti di servizi, con il rispetto integrale della contrattazione collettiva, lo slancio al secondo livello di contrattazione e le nuove misure di welfare, come l’aumento del contributo al fondo di assistenza sanitaria integrativa, sono esempi tangibili del nostro impegno volto a migliorare le condizioni lavorative e di vita degli addetti del settore.”
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